Sieti Borgo Antico

Sieti, l'amore nascosto di Giustino Fortunato

 

Sieti, 19/6/2000: corte di palazzo Fortunato -convegno di studi "L'opera di Giustino Fortunato per il rilancio del Meridionalismo". Relazioni: Ten. Salvatore CINGOLO, C/te della P.M. e ricercatore storico, Prof. Francesco BARBAGALLO -Università di Napoli, Dott. Alfonso ANDRIA, Presidente della Provincia di Salerno, Dott. Rosario D'ACUNTO, Sindaco di Giffoni Sei Casali, On.le Nicola MANCINO, Presidente del Senato della Repubblica, On.le   Isaia SALES, avv. Paolo CARBONE-Presidente Associazione Lucana "G. Fortunato" di Salerno, Moderatore dott. Aniello LANDI- saggista e scrittore.

Giustino Fortunato,scrittore, storico, prima deputato e poi Senatore, nacque a Rionero in Vulture nel 1848 ma il suo trisavolo, il dott. Carmelo FORTUNATO, era partito da Sieti nel 1728, proprio dal palazzo di via Metola,  per andare ad amministrare i beni dei principi Pamphili Doria di Melfi. Quivi conobbe la nobildonna Caterina CAPUTI e due anni dopo la sposò. Così ebbe origine il ramo dei Fortunato a Rionero. 

A parte potrete consultare l'albero genealogico, che è stato ricostruito a ritroso fino al 1590, anno in cui Antonio FORTUNATO sposò la N.D. Giovanna DE ROBERTIS. Un altro ramo dei Fortunato di Sieti, di nobile lignaggio, ebbe origine dal matrimonio contratto nel 1300 tra Marcello FORTUNATO e Carlotta SPINA. Anche in questo ramo, dimorante sempre in Sieti Basso,  vi fu un Giustino FORTUNATO vissuto nella seconda metà del secolo XIX ma non vi era nessuna parentela tra i due. GIUSTINO FORTUNATO, famoso per aver sollevato la "questione meridionale", poco dopo la sua elezione a deputato,  a Roma, conobbe in chissà quale precisa circostanza, l'avv. Vincenzo FORTUNATO di Sieti Basso che era magistrato presso la Corte dei Conti ed a questi chiese l'indirizzo di qualche persona dimorante in Sieti al quale poter scrivere per sapere informazioni sulle origini della sua famiglia. Gli fu indicato il barone Claudio FORTUNATO al quale Giustino scrisse una delle sue lettere più belle in assoluto, lettera che è rimasta custodita fino alla primavera del 2000 allorquando, dopo anni di vane ricerche è stata scoperta da Salvatore CINGOLO, ricercatore storico locale, e gentilmente messa a disposizione dal barone Alfredo FORTUNATO che ne ha permesso la pubblicazione.

l testo è stato divulgato per la prima volta il 19 giugno 2000 in occasione del convegno sul Meridionalismo e la figura di Giustino FORTUNATO, di cui alla foto sopra.

Il barone Claudio FORTUNATO, ricevuta la lettera, effettuò le dovute ricerche nell'archivio parrocchiale della chiesa dedicata al SS: Salvatore di Sieti Alto e rispose comunicandogli che i parenti più prossimi erano proprio quelli abitanti nel palazzo di via Metola. Giustino FORTUNATO ottenuta la tanto attesa risposta, si recò subito a Sieti, prima dal barone Claudio FORTUNATO e poi dal barone Michele FORTUNATO, al quale donava ogni suo libro, subito dopo la pubblicazione.

Si affezionò tanto a Sieti, da decidere, all'insaputa del fratello Ernesto (che gestiva l'enorme patrimonio familiare) di donare una enorme pala d'altare alla chiesa del SS: Salvatore. Il quadro fu commissionato al pittore Francesco PENNASILICO, pure di origini sietesi, e costò, nel 1883 la mitica somma di 6.000 lire; l'opera è una riuscitissima copia della Trasfigurazione di Raffaello ed il pittore fu autorizzato ad eseguirla in Vaticano ove vi era l'originale